#FILOSOFIA - Uno sconosciuto: l’ateo filantropo barone d’Holbach - Per trent’anni, ogni giovedì e domenica, si ritrovavano in Rue Saint-Roch a Parigi (oggi 8 rue des Moulins) o nella tenuta di Grandval nei pressi di Sucy, personaggi del calibro di Diderot, Morellet, Marmotel, Galiani, d’Alambert, Hume, Beccaria, Franklin, Smith, Sterne, Raynal, Rousseau. Erano ospiti nei salotti del barone Paul-Henri-Dietrich de Holbach.
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