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http://www.bafileaq.it/file/didattica/filosofia/pascal-galilei.pdf
Un mondo senza Dio per è terrorizzante e sia ben chiaro da subito che non intendo attribuire al Padre forma umana.Cristo stesso l'ha detto, nessuno potrà giungere al Padre se non attraverso di me.Benché nato in una famiglia cattolica verso i 25/30 anni ho cominciato a pormi domande, perché ero nato? e prima della nascita dove e come mi trovavo? qual'è lo scopo della nostra vita? e dopo la vita dove andremo? Ho continuato a rimuginare su questi problemi, che ogni giorno diventavano più grandi,per almeno vent'anni. In tutto questo tempo ho letto tantissimi libri su questi argomenti con risultati sempre negativi. Ho parlato anche con sacerdoti e monsignori ed ho capito che avevano più dubbi di me. E così il mio disagio continuava ed aumentava ogni giorno,ormai era disperazione pura che non osavo confessare nemmeno a me stesso.Faccio presente che dall'età di 11/12 anni ero un frequentatore di Chiesa molto saltuario,quasi totalmente assente,con grande disappunto di mia madre. Purtroppo nella Chiesa non sono mai riuscito a trovare un minimo appagamento delle mie necessità spirituali. Comunque erano passati ormai oltre 20 anni dall'inizio della mia crisi, un giorno mi trovavo a letto con l'influenza, mia figlia allora universitaria rientrò con due pacchetti regalo, uno me e uno per mia moglie. Li aprimmo, il mio conteneva un libro di un certo Paramahansa Yogananda il cui titolo era L'ETERNA RICERCA, il pacchetto di mia moglie conteneva un libro dello stesso autore il cui titolo era AUTOBIOGRAFIA DI UN YOGI. Come detto ero a letto per influenza ma per l'occasione mi ero seduto. Dopo il grazie a mia figlia ricordo di avere aperto subito il mio libro iniziando a leggere. Ed è qui che cominciò una cosa strana, il mio disagio che era orma il compagno della mia vita cominciò ad allentare la sua presa, era una sensazione anche fisica, il mio corpo senza che me ne rendessi conto stava uscendo da quello stato di tensione in cui era precipitato tanti anni prima. Continuai la lettura del libro. ed a un certo punto presi coscienza che il disagio era scomparso, sostituito da uno stato che oserei definire di pienezza, di felicità, una felicità sottile ma intensa, La mia storia non era però finita,qualche mese dopo ebbi occasione di vedere alcune foto di Paramahansa e fra queste vidi il volto che da bambino,fino verso i 10 anni, mi appariva ogni volta che non stavo bene e di cui non avevo mai parlato con nessuno, nemmeno con mia madre. La mia storia non fini in quel momento, quello è stato soltanto l'inizio di una nuova vita da uomo veramente libero, senza i dubbi che assillano più o meno tutta l'umanità.Da quel giorno nella mia vita è stato un succedersi di eventi strani che per me hanno carattere di normalità. E finalmente ho capito come a suo tempo sono sopravvissuto alle pallottole delle SS e come siamo sopravvissuti io ed un altro automobilista ad uno scontro frontale inevitabile sulla strada del Lago Maggiore che invece misteriosamente non avvenne. Avevamo a disposizione una corsia di circa metri 2,5, io con una Citroen, l'altro un 1100, da una parte il muro, dalla mia parte una parete unica di 6 pulmann turistici. Si sono verificati altri eventi che potrei definire eclatanti ma quelli riguardano la mia vita e non solo la mia e quindi devono restare parte del mio stretto privato..
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