martedì 5 novembre 2013
#ITALIA - L'ottimo brain67 scrive: “Ho visto da poco ‘La Grande Bellezza’, in cui il vuoto della nobiltà mondana della Capitale è tratteggiato magistralmente, trasmettendo appieno il senso di squallore di un mondo di naufraghi dell’etica e della decenza. Un mondo autoreferenziale, che esclude qualsiasi contaminazione da parte di chi non vi appartenga, pur non disdegnando di mischiarsi talvolta e per i motivi sbagliati con i comuni mortali. Ecco, il mondo dei Letta e delle Cancellieri (con l’Alto Patrocinio di Napolitano) ne è l’equivalente, per certi versi. Per altri è l’equivalente del personaggio di Carlo Verdone, autore teatrale con ambizioni perennemente frustrate dalla sua mediocrità, che da quel mondo è al contempo attratto e respinto. Lui, dopo quarant’anni, si rende conto di quello che è, e molla tutto. Costoro ci seppelliranno se non saremo noi a dire ‘basta’.”
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