mercoledì 29 gennaio 2014

#Cultura - "Solo se si seguono sentieri diversi da quelli abituali, è possibile guardare alla follia con occhi rinnovati dalla esperienza mai finita del dolore, dalle letture dei testi non solo psicopatologici ma poetici e filosofici, dalle intuizioni improvvisamente riemergenti dalla vita, dal mettere fra parentesi eologie, e tradizionali modi di pensare." - Eugenio Borgna, noto psichiatra italiano, ha il merito di aver contribuito a diffondere in Italia la pratica della psichiatria fenomenologica. Questa corrente della psichiatria, nata con Binswanger e fondata sulla fenomenologia di Husserl e Heidegger, attinge al principio del Dasein, l'Esserci: non ci si può occupare dell'anima, della psyche, indipendentemente dal suo Essere-nel-Mondo, dal suo tendere alle cose e stare in mezzo alle cose stesse. " "La psichiatria che colleziona soltanto i sintomi e si nega alla comprensione della vita interiore, dimentica che la schizofrenia - come uno specchio - riflette la fragilità e la vulnerabilità della condizione umana, costantemente esposta al rischio di «perdersi nel deserto del dolore e della solitudine». Occorre riconoscere quanto i confini tra la follia clinica e la follia metaforica che è in ciascuno di noi siano labili e permeabili, e leggere nella follia l’essenziale solitudine e l’angoscia che abitano l’umano”.

http://www.youtube.com/watch?v=J5zYOtoQnCM


"La follia e i limiti della diagnosi psichiatrica"

 http://www.marcofocchi.com/1/post/2014/02/la-follia-e-i-limiti-della-diagnosi-psichiatrica-intervista-con-jos-mara-lvarez.html?fb_action_ids=10202331242896894&fb_action_types=weeblyapp%3Ashare&fb_source=other_multiline&action_object_map=%5B278076669025245%5D&action_type_map=%5B%22weeblyapp%3Ashare%22%5D&action_ref_map=%5B%5D

http://www.repubblica.it/speciali/repubblica-delle-idee/edizione2012/2012/09/27/news/perch_tutti_devono_imparare_a_sentirsi_fragili-43378457/

http://www.festivaldeimatti.org/intervista_umberto_galimberti.pdf

http://digilander.libero.it/baffina/Follia.pdf

http://www.informa-azione.info/files/eBooks/Il_Nostro_Folle_Quotidiano.pdf


2 commenti:

  1. E' difficile, forse inutile, commentare un articolo come questo di cui condivido ogni parola. Se uno psichiatra considerasse il paziente a sé stante senza collegamento col mondo e le cose in mezzo alle quali è vissuto dimostrerebbe di non avere capito niente della psicologia umana né delle sue sempre possibili debolezze. E' anche vero che il confine tra follia,vera patologia, e quella che l'autore definisce metaforica i è quasi indistinguibile, In moltissimi di noi c'è una latenza di emozioni e reazioni per le quali basta poco perché superino i limiti del temperamento vivace per entrare prima in quello stadio di folleggiamento cosciente e in particolari casi nel folleggiamento o meglio follia che oscura la nostra mente.

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  2. Caro Daniele, condivido "in toto"... :-)
    All The Best! :-)

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