martedì 20 agosto 2013
"In Europa è emersa vincitrice la Germania che ha utilizzato e poi trascinato con sé il proprio Lebensraum, soprattutto l’Europa centrale ex comunista. I tedeschi hanno saputo perseguire l’interesse nazionale all’interno di una cornice transnazionale (la Ue e l’euro) che ha favorito il loro aggiustamento strutturale, soprattutto dal 2003 al 2005 (un euro meno forte del marco, più tempo per ridurre il disavanzo pubblico e ristrutturare il mercato del lavoro). Chapeau. Anche se andrebbe meglio analizzato il ruolo non solo della riforma Hartz, ma del decentramento all’est e della deflazione salariale, nell’aumento dei profitti e della competitività industriale."
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento