mercoledì 21 agosto 2013

"Lei, come Angelino Alfano, il “quid” per diventare leader politico non ce l’ha. Ma un “quid” lo pretende. E così, orgogliosamente, nel giorno del suo quarantasettesimo compleanno ha affidato i suoi pensieri al Corriere della Sera. Che li ha riportati solennemente, senza virgolette, come fa solo con Giorgio Napolitano, così confondendo le idee al lettore che fatica a distinguere il Marina-pensiero dal Corriere-pensiero. E dice, nel titolo, “il mio posto è nelle aziende”, lasciando intendere che siamo davanti a una grande manager, una insomma che il suo “quid” ce l’ha, a differenza di Alfano, non nella politica ma come leader nell’economia, nella trincea del lavoro, come dice il papà. Fa sapere saggiamente che ritiene “difficile che le leadership politiche si possano improvvisare o trasmettere per via ereditaria”. E aggiunge: “Come nelle aziende: occorrono anni di dura gavetta e di apprendistato prima di poter essere in grado di aspirare a posizioni di vertice”. Come dire che lei la dura gavetta l’ha fatta, e lì c’è il suo “quid”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/11/marina-berlusconi-gavetta-della-figlia-di-papi-senza-quid/682337/

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