“Ogni estate la fabbrica del berlusconismo regalava abissi: bunga bunga, Apicella, Topolanek, bandana, Noemi, il vulcano che eruttava per gli ospiti. La fabbrica di cioccolato. Uno spettacolo unico, abietto, ignobile, unico al mondo”. E politicamente? Tragedia assoluta. Che ora è finita. Ora tutti i nodi, anzi i nudi, vengono al pettine. È il finale di Berlusconi. Rimarrà, ma dietro le quinte: come leader non c’è già più. Ormai non sa più dove sbattere la testa asfaltata e catramata."
Nessun commento:
Posta un commento