venerdì 23 agosto 2013
“Cyber war“, “guerra cibernetica”.., I governi e le forze armate di tutto il mondo lottano per controllare lo spazio digitale per difendere i propri territori (virtuali) e attaccare quelli rivali. Il cyberspace è anarchico e gli “incidenti” abbracciano un ampio spettro in cui si confondono atti di protesta e di criminalità fino a tentativi di invadere la sovranità statale altrui. Finora la critica mediatica e giuridica nei loro confronti non si è mai palesata in maniera eccessiva tale da considerarli “atti di guerra”. Forse perché non si vede alcuna morte o violenza fisica?
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