sabato 24 agosto 2013
"Quando parliamo di un Occidente in crisi, parliamo innanzitutto di una civiltà che ha perso la propria finalità: il futuro. Nella culla dell’illuminismo, in cui è nato il nostro sistema di pensiero, la concezione del tempo era lineare e orientata ad un obiettivo; nel modernismo il tempo è progresso, è miglioramento, è il luogo dell’ottimismo storico in cui ciò che segue è comunque migliore di ciò che precede. Scriveva Mill nel 1843: “Io credo invero che la tendenza generale sia e continui ad essere, salvo eccezioni occasionali e temporanee, di miglioramento, cioè di tendenza verso uno stato migliore e più felice. Tuttavia questa non è una questione del metodo della scienza sociale, ma un teorema della scienza stessa”.
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