giovedì 17 ottobre 2013
La geopolitica – Parag Khanna, consulente di politica estera di Barack Obama, è considerato uno dei massimi specialisti in circolazione di relazioni internazionali – cede allora il passo alla geotecnologia. Che spiega la centralità delle città globali come New York, Dubai, Shanghai e Singapore (dove i Khanna si sono recentemente trasferiti), che stanno al centro dei maggiori flussi finanziari, commerciali, comunicativi e culturali del pianeta: ragion per cui a dettare le regole dell’età ibrida non saranno i «petro-Stati», ma quelli che i due autori hanno battezzato «info-Stati città-centrici». In questa visione, uno Stato può dunque rimanere un protagonista dinamico dei processi di globalizzazione se riesce a produrre innovazione tecnologica assai più che a dispiegare potenza militare. Ovvero, se ha la capacità di promuovere Technik, detta alla tedesca, come scrivono i due studiosi, rifacendosi a un intensissimo dibattito filosofico novecentesco; chiaramente, però, «rivisitata» e con un’anima, e quindi capace di tenere insieme il diritto quanto più largo possibile per i propri cittadini di accedere alle tecnologie e la diffusione di consapevolezza e di responsabilità nel loro uso.
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