giovedì 17 ottobre 2013
Pasolini – Gramsci: crisi e declino dell’intellettuale organico - In quasi dieci anni, da Uccellacci e Uccellini del 1966 a Salò del 1975, si consuma la parabola umana, artistica ed intellettuale di Pier Paolo Pasolini. Uccellacci e Uccellini rappresenta a tutti gli effetti il tentativo di una riflessione pasoliniana non solo dell’esaurirsi oggettivo di un mondo politico e sociale (o viceversa il suo acuirsi barbarico e perciò regressivamente trasfigurante dello stesso), del sottoproletariato urbano espulso dalle campagne, con tutta la sua millenaria cultura e simbolismi tradizionali, ormai in stato confusionale, assoggettato alle logiche della “civiltà dei consumi” e dell’alienazione di massa, ma della funzione dell’intellettuale come elemento organico ad un determinato blocco storico-sociale, di chiara impronta gramsciana
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