Storia e filosofia della scienza
Perché
“storia e filosofia della scienza”?
“Papà,
spiegami allora a che serve
la #STORIA”
La storia è un mucchio di sciocchezze?
«E’ convinzione diffusa che un atteggiamento
veramente
scientifico o filosofico nei confronti della
politica
e una più profonda comprensione della vita
sociale
in generale debbano fondarsi su una
contemplazione
e interpretazione della storia umana. […] Si
tratta di una vecchia idea, o meglio di un complesso di
idee vagamente connesse tra loro che,
disgraziatamente,
sono diventate una parte così
rilevante
del nostro clima spirituale da essere di
solito
accettate come vere e mai soggette a critica.»
«The traces of ancient ideas, still lingering in philosophy, jurisprudence, art and science constitute impediments rather than assets, and will come to be untenablein the long run in face of the development of our own views.»
Storia e filosofia della scienza:
un ruolo per l’individuo
«
Una duplice fatalità in combe su colui che ha
consacrato
i suoi giorni alla Scienza.
Se
vuol contribuire al progresso di questa, deve
prepararcisi
innanzi con uno studio paziente dei
mille
particolari che costituiscono la tecnica […]
Questo
lavoro assorbe a tal punto l’attività
dell’investigatore
che poco tempo gli resta per
gettare
uno sguardo sopra altri rami della Scienza
che
si sviluppano attorno a lui. Eppure questa necessità s’impone al
suo spirito.
Se per un lato ei deve coltivare
dei problemi speciali, non può esimersi peraltro dal giudicare i
fini proposti alla ricerca, assurgendo ad un punto di vista generale
che sovrasti ad una più larga base scientifica.
»
Storia e filosofia della scienza:
un ruolo per la società
http://www.dsi.unive.it/~pelillo/Didattica/Storia%20e%20filosofia%20della%20scienza/Slide/1%20-%20Introduzione.pdf
http://www.dsi.unive.it/~pelillo/Didattica/Storia%20e%20filosofia%20della%20scienza/Slide/1%20-%20Introduzione.pdf
«Una storia propriamente della scienza non si può fare, perché la scienza in sé non si riconosce una storia. La scienza riconosce solo il vero, il falso, il probabile; quello che si può fare è solo una storia del pensiero scientifico.»
http://www.dsi.unive.it/~pelillo/Didattica/Storia%20e%20filosofia%20della%20scienza/Slide/1%20-%20Introduzione.pdf
un ruolo per la società
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«La storia, se fosse considerata come qualcosa di più che un deposito di aneddoti o una cronologia, potrebbe produrre una trasformazione decisiva dell’immagine della scienza dalla quale siamo dominati.»
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«Una storia propriamente della scienza non si può fare, perché la scienza in sé non si riconosce una storia. La scienza riconosce solo il vero, il falso, il probabile; quello che si può fare è solo una storia del pensiero scientifico.»
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«Gli storici internisti sostengono che i fattori i quali
influenzano lo sviluppo di una scienza […]
sono unicamente costituiti dai risultati da esse
conseguiti nelle fasi precedenti. […]
Invece gli storici esternisti sostengono che i progressi
della ricerca scientifica sono unicamente
il risultato della struttura della società
in cui vivono e operano i ricercatori. […]
In realtà le migliori storie della scienza non possono
venire catalogate a rigore né come storie
interne né come storie esterne.»
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«[…] lo sviluppo della scienza consisterebbe nell’aggiunta di nuove
verità assolute a quelle già in precedenza conseguite, e quindi non
potrebbe essere altro che uno sviluppo progressivo.
Si tratta della così detta interpretazione “cumulativa” delle crescita della scienza, che ancora oggi trova non pochi sostenitori tra gli
studiosi che non sono specializzati in storia della scienza.»
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«[…] lo sviluppo della scienza consisterebbe nell’aggiunta di nuove
verità assolute a quelle già in precedenza conseguite, e quindi non
potrebbe essere altro che uno sviluppo progressivo.
Si tratta della così detta interpretazione “cumulativa” delle crescita della scienza, che ancora oggi trova non pochi sostenitori tra gli
studiosi che non sono specializzati in storia della scienza.»
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