giovedì 3 aprile 2014


Storia e filosofia della scienza



Perché “storia e filosofia della scienza”?




Papà, spiegami allora a che serve la #STORIA” 




La storia è un mucchio di sciocchezze?




«E’ convinzione diffusa che un atteggiamento
veramente scientifico o filosofico nei confronti della
politica e una più profonda comprensione della vita
sociale in generale debbano fondarsi su una
contemplazione e interpretazione della storia umana. […] Si tratta di una vecchia idea, o meglio di un complesso di idee vagamente connesse tra loro che,
disgraziatamente, sono diventate una parte così
rilevante del nostro clima spirituale da essere di
solito accettate come vere e mai soggette a critica.»




«The traces of ancient ideas, still lingering in philosophy, jurisprudence, art and science constitute impediments rather than assets, and will come to be untenablein the long run in face of the development of our own views.»








« Una duplice fatalità in combe su colui che ha
consacrato i suoi giorni alla Scienza.
Se vuol contribuire al progresso di questa, deve
prepararcisi innanzi con uno studio paziente dei
mille particolari che costituiscono la tecnica […]
Questo lavoro assorbe a tal punto l’attività
dell’investigatore che poco tempo gli resta per
gettare uno sguardo sopra altri rami della Scienza
che si sviluppano attorno a lui. Eppure questa necessità s’impone al suo spirito. 
Se per un lato ei deve coltivare dei problemi speciali, non può esimersi peraltro dal giudicare i fini proposti alla ricerca, assurgendo ad un punto di vista generale che sovrasti ad una più larga base scientifica. »



Storia e filosofia della scienza: 
un ruolo per la società

http://www.dsi.unive.it/~pelillo/Didattica/Storia%20e%20filosofia%20della%20scienza/Slide/1%20-%20Introduzione.pdf



«La storia, se fosse considerata come qualcosa di più che un deposito di aneddoti o una cronologia, potrebbe produrre una trasformazione decisiva dell’immagine della scienza dalla quale siamo dominati.»


http://www.dsi.unive.it/~pelillo/Didattica/Storia%20e%20filosofia%20della%20scienza/Slide/1%20-%20Introduzione.pdf




«Una storia propriamente della scienza non si può fare, perché la scienza in sé non si riconosce una storia. La scienza riconosce solo il vero, il falso, il probabile; quello che si può fare è solo una storia del pensiero scientifico.»


http://www.dsi.unive.it/~pelillo/Didattica/Storia%20e%20filosofia%20della%20scienza/Slide/1%20-%20Introduzione.pdf




«Gli storici internisti sostengono che i fattori i quali influenzano lo sviluppo di una scienza […] sono unicamente costituiti dai risultati da esse conseguiti nelle fasi precedenti. […] Invece gli storici esternisti sostengono che i progressi della ricerca scientifica sono unicamente il risultato della struttura della società in cui vivono e operano i ricercatori. […] In realtà le migliori storie della scienza non possono venire catalogate a rigore né come storie interne né come storie esterne.»


http://www.dsi.unive.it/~pelillo/Didattica/Storia%20e%20filosofia%20della%20scienza/Slide/1%20-%20Introduzione.pdf



«[…] lo sviluppo della scienza consisterebbe nell’aggiunta di nuove
verità assolute a quelle già in precedenza conseguite, e quindi non 
potrebbe essere altro che uno sviluppo progressivo.
Si tratta della così detta interpretazione “cumulativa” delle crescita della scienza, che ancora oggi trova non pochi sostenitori tra gli 
studiosi che non sono specializzati in storia della scienza.»


http://www.dsi.unive.it/~pelillo/Didattica/Storia%20e%20filosofia%20della%20scienza/Slide/1%20-%20Introduzione.pdf



Nessun commento:

Posta un commento