“La manovra in atto nel rifiuto anoressico del cibo portato alle estreme conseguenze del rischio di morte viene intesa da Lacan come operazione attiva del soggetto per mantenersi vivo presso l’Altro come soggetto desiderante, anche a rischio della propria morte come organismo affetto dai bisogni: “La soddisfazione del bisogno appare come l’illusione in cui la domanda d’amore va a schiantarsi […]. Perché l’essere del linguaggio è il non essere degli oggetti”
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