martedì 15 ottobre 2013
"L’importanza che viene attribuita al cibo può avvenire perché esso è deviato dalla sua origine naturale attraverso la manipolazione gastronomica e grazie all’iniziale dimensione relazionale con l’altro assume la funzione di oggetto pulsionale introducendo nel campo del soddisfacimento del bisogno un “soddisfacimento pulsionale”. Il soddisfacimento pulsionale non coincide con il soddisfacimento del bisogno naturale in quanto la pulsione domanda non tanto il soddisfacimento del bisogno, per esempio di mangiare, ma il soddisfacimento libidico dell’oralità come zona erogena investita dall’azione pulsionale. La pulsione è un movimento che cerca di scavare nell’Altro un vuoto, affinché si apra una mancanza nella quale il soggetto possa iscriversi. Questo è il cannibalismo della pulsione orale. Un attaccamento particolarmente forte della pulsione al suo oggetto viene messo in rilievo come “fissazione” della pulsione. La fissazione si produce spesso in periodi remotissimi dello sviluppo pulsionale e pone fine alla mobilita della pulsione opponendosi vigorosamente al suo staccarsi dall’oggetto."
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento