martedì 20 agosto 2013

"Non sono nuovi i malumori di Berlino (e non solo) nei confronti dell’organo esecutivo dell’Unione europea gestito negli ultimi otto anni dal commissario di origine portoghese, José Manuel Barroso. A maggio, le critiche del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, su una “inefficace” approccio della Commissione nel combattere la disoccupazione giovanile avevano irritato Barroso. La replica fu piccata (“i tedeschi hanno dovuto affrontare molte critiche per la loro politica di pura austerità in Europa”), forse perché Schäuble aveva colpito nel vivo, in un momento in cui la Commissione stava per finire (in giugno) sotto il fuoco del Fondo monetario internazionale per la malagestione del salvataggio greco."

http://www.ilfoglio.it/soloqui/19477#

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