giovedì 22 agosto 2013
WWW - "Per avere la fiducia degli utenti, presenti e futuri, serve un impegno più trasparente, verificabile, per la protezione dei dati e la «neutralità della Rete», cioè il principio secondo cui i dati su Internet vanno trattati come tutti uguali. Attualmente circa una persona su sette al mondo usa Facebook, che guadagna soprattutto dai ricavi pubblicitari. Ovvio che il suo amministratore delegato veda un’opportunità nell’allargare l’accesso ai quasi 5 miliardi che ancora mancano all’appello fondando l’iniziativa Internet.org con altre sei multinazionali. Da notare l’assenza dal progetto di giganti concorrenti come Google e Twitter, che portano avanti altre iniziative proprie, più o meno filantropiche, per crescere nel mondo. Gli affari sono affari. L’opportunità in continenti come Asia, Africa e America Latina è ovviamente enorme."
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