lunedì 23 settembre 2013
I passi da gigante di Bergoglio - Questo papa va avanti a passi da gigante. È un’intervista storica quella concessa al direttore della «Civiltà Cattolica», padre Antonio Spadaro: sei ore di colloquio, tre incontri nello studio privato di papa Francesco a Santa Marta. Ventinove pagine pubblicate nell’ultimo numero della rivista dei gesuiti – l’ordine di cui fa parte lo stesso Bergoglio – che per l’occasione è uscita di giovedì anziché di sabato. Ventinove pagine pubblicate lo stesso giorno, in traduzione, su altre 16 riviste della Compagnia di Gesù di altrettante nazioni. E che finiscono sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Quello di papa Francesco è uno sguardo a tutto tondo sul ruolo della Chiesa di oggi, sulla società in cui si trova a operare, sulla Compagnia di Gesù, ma anche su stesso, «un peccatore al quale il Signore ha guardato», sulle proprie passioni letterarie, artistiche, cinematografiche. Omosessuali, divorziati risposati, donne pentite dopo un aborto: su una serie di temi sensibili, che hanno ossessionato, si può dire, gli ultimi pontefici, papa Francesco apre uno sguardo diverso: «Chi oggi cerca sempre soluzioni disciplinari – afferma – chi tende in maniera esagerata alla ‘sicurezza’ dottrinale, chi cerca ostinatamente di recuperare il passato perduto, ha una visione statica e involutiva. E in questo modo la fede diventa una ideologia tra le tante. Io ho una certezza dogmatica: Dio è nella vita di ogni persona. Anche se la vita di una persona è un terreno pieno di spine ed erbacce, c’è sempre uno spazio in cui il seme buono può crescere».
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