giovedì 19 settembre 2013
Mentre gli affondi del leader del Pdl incontrano l’energica reazione dell’organo di autogoverno dei giudici, Luciano Violante torna a bacchettare le toghe. «Le correnti della magistratura – rileva da luogo in cui si dibatteva su questioni teoriche, negli anni Settanta, sono diventate luoghi in cui si costruiscono le carriere». Ma non basta. Per Violante «tutti i consiglieri togati del Csm sono esponenti di correnti» e anche tra i consulenti «ciascuna corrente porta i suoi uomini e donne». Così, denuncia, «viene meno il principio di neutralità».
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